Chiamatelo come volete: tripletta, tris,triplete, poco importa. La sostanza non cambia, l’Inter è campione d’Europa dopo 45 anni d’attesa. Sotto il cielo di Madrid si consuma l’impresa nerazzurra, che dopo Coppa Italia e scudetto porta a casa la Champions League, il traguardo più ambito, quello più atteso. E le lacrime di Zanetti, capitano coraggioso, sono il manifesto delle sensazioni che i giocatori, i dirigenti e tutti i tifosi, dal primo all’ultimo, dal più anziano al più piccolo, stanno provando in questo momento e continueranno a provare ancora a lungo. Al Bernabeu il Bayern Monaco si deve inchinare per 2-0, doppietta dell’indescrivibile Milito, l’uomo simbolo di una stagione miracolosa per l’Inter, che oggi può sedersi sul trono d’Europa, guardando le altre dall’alto verso il basso.
L’unica sorpresa che Mourinho concede nelle formazioni è l’inserimento di Chivu a sinistra, con spostamento di Zanetti in mezzo al campo. In panchina, dunque, Stankovic. Nessuna novità invece sul fronte tedesco. Il colpo d’occhio è favoloso, il Bernabeu si conferma teatro degno di questa attesissima partita e le tifoserie lo nobilitano con un supporto caloroso, scenografico e corretto. Come prevedibile, l’avvio di gara è a dir poco tattico: Mou e Van Gaal hanno prepartto con molta attenzione la sfida e non si concedono sfumature creative. Il grande duello sul rettangolo di gioco, che potrebbe cambiare l’evoluzione del match, è quello sulla fascia sinistra nerazzurra tra Robben e Chivu, con l’olandese che sembra tentato dal puntare costantemente l’avversario, più lento di lui. Proprio Robben costruisce la prima azione degna di nota, con un cross basso che Olic non riesce a indirizzare in porta. Al 16’ episodio da moviola: Van Buyten colpisce di testa e il pallone finisce sul braccio di Maicon, ma Webb ignora. L’Inter resta sulle sue, con un fare attendista che di certo semplifica il possesso di palla bavarese, anche se una punizione dalla distanza di Sneijder costringe Butt alla respinta con i pugni.
L’arbitro inglese, molto permissivo, decide di estrarre i primi cartellini solo alla mezz’ora: i ‘cattivi’ sono Demichelis e Chivu. Al 35’ arriva una spallata godibilissima all’equilibrio: Milito fa da sponda per Sneijder che chiude il triangolo, mettendo l’argentino davanti a Butt. Il Principe è bravissimo ad attendere il momento giusto e a freddare il portiere, timbrando la sua terza ‘finale’ stagionale. Grandioso. Otto minuti dopo lo stesso Milito restituisce il favore a Sneijder, ma l’olandese è costretto ad anticipare il sinistro per evitare il ritorno di Vasn Buyten, sparando addosso a Butt. Prima del duplice fischio di Webb, Van Bommel tenta dalla distanza, senza inquadrare tuttavia lo specchio della porta. L’Inter è a 45’ dal sogno.
L’inizio di secondo tempo è scoppiettante: dopo 20’ Julio Cesar deve superarsi su un destro di Muller da posizione favorevolissima, poi nell’azione successiva è Butt ad alzare sopra la traversa su un sinistro velenoso di Pandev. Applausi per entrambi gli estremi difensori. Il Bayern ha il dovere di alzare i ritmi e attaccare, e non si tira di certo indietro: Robben è sempre pericoloso sulla destra, Altintop ci prova dal cuore dell’area al 54’ (fuori), quindi è un destro di Muller a creare scompiglio nell’area nerazzurra. Non è un momento facile per gli uomini di Mourinho, troppo schiacciati nella loro metà campo. Van Gaal fiuta che è il momento buono per aumentare il peso offensivo dei suoi e lancia Klose al posto di Altintop, ma è il solito Robben a sfiorare il gol con un tiro a giro salvato dalla manona di Julio Cesar.
La contromossa di Mourinho è l’ingresso di Stankovic al posto di Chivu, sofferente di crampi e in difficoltà contro Robben. Zanetti scende a sinistra in difesa, posizione che sembrava dover ricoprire dall’inizio. La mossa, anche se casualmente, ha un effetto devastante, perché anticipa il 2-0 dell’Inter: Eto’o lancia Milito in contropiede, uno contro uno ubriacante su Van Buyten e piatto destro nell’angolo opposto (70’). Una rete fantastica, la 30esima stagionale del Principe, giocatore straordinario e tremendamente decisivo. Al cielo di Madrid si leva il coro ‘Josè Mourinho’, sintomo della vicinanza, da parte dei tifosi interisti, a un sogno atteso da 45 anni. Ma il match è ancora lungo, perché i tedeschi hanno dimostrato di non arrendersi mai anche nei turni precedenti (contro Fiorentina e Manchester United) e, metabolizzato il colpo, si lanciano ancora in attacco. Van Gaal le prove tutte, dentro Gomez al posto di Olic. La risposta di Mou è Muntari per Pandev, con schieramento tattico che passa dal 4-2-3-1 a un equilibrato 4-3-1-2.
La foga del Bayern però diminuisce minuto dopo minuto, un chiaro segnale che la resa tedesca è vicina, un chiaro segnale che la coppa più bella, la più attesa, quella che sancisce la leggenda di una squadra incredibile, è davvero a un passo. I nerazzurri sono compatti davanti a Julio Cesar, il Bayern ci prova ma le idee sono ormai poche e confuse, mentre lo sconforto per una partita ormai sfuggita sale ai massimi livelli. Ogni spiraglio è chiuso, l’orgoglio dei bavaresi non basta più, la tripletta prende la strada di Milano, dove migliaia di persone sono davanti ai maxi schermi ad assaporare una gioia indescrivibile, così come nel resto d’Italia. Al fischio finale di Webb esplode la felicità nerazzurra, la storia del calcio italiano e internazionale può essere riscritta: Madrid è teatro della grandissima impresa dell’Inter, che porta a casa la terza coppa dei Campioni della sua storia. E poco importa se oggi si chiama Champions League, il sapore è sempre lo stesso. Dolcissimo, come solo un miracolo sportivo può esserlo. Grazie Inter, grazie davvero.
IL TABELLINO
BAYERN MONACO-INTER 0-2
Marcatori: 35' e 25' st Milito
Bayern Monaco: 22 Butt; 21 Lahm, 5 Van Buyten, 6 Demichelis, 28 Badstuber; 10 Robben, 17 Van Bommel, 31 Schweinsteiger, 8 Altintop (18' st Klose); 25 Muller; 11 Olic (29' st Gomez)
A disposizione: 1 Rensing, 13 Goerlitz, 26 Contento, 23 Pranjic, 44 Tymoshchuk
Allenatore: Louis Van Gaal
Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu (23' st Stankovic); 4 Zanetti, 19 Cambiasso; 27 Pandev (34' st Muntari), 10 Sneijder, 9 Eto'o; 22 Milito (46' Materazzi)
A disposizione: 1 Toldo, 2 Cordoba, 17 Mariga, 45 Balotelli
Allenatore: José Mourinho
Arbitro: Howard Webb (Inghilterra)
Note. Ammoniti: 25' Demichelis, 30' Chivu, 33' st Van Bommel. Recupero: pt 1', st 3'. Spettatori: 78.000 ca.