Josè Mourinho non è molto sereno in questi giorni, dal momento che pur considerandosi ormai del Real Madrid, non riesce a convincere Massimo Moratti a rinunciare a una parte dell clausola di rescissione. Florentino Perez, pur avendo annunciato il nome del portoghese come nuovo tecnico del Real Madrid, ha detto di non voler scucire più di 8 milioni per la clausola di rescissione (esattamente la metà del reale importo) e la situazione rimane stagnante, visto che in Corso Vittorio Emanuele, di accettare compromessi, non pensano minimamente. Ognuno resta dunque sulle sue posizioni, e Mourinho è ancora l'allenatore dell'Inter. Dalla Spagna arrivano voci su un tentativo di trovare un'intesa inserendo contropartite tecniche. Una sorta di maxi scambio proposto dal Real Madrid: in cambio di Mourinho e Maicon (sempre nei pensieri dello Special One, che lo vuole nella sua nuova squadra), Perez offrirebbe Drenthe, Benzema e Gago. Proposta che non stuzzica minimamente casa Inter, dove la richiesta è sempre la stessa: 16 milioni di euro in contanti. Altra ipotesi che a Milano gradirebbero, l'annullamento delle rate per il pagamento del cartellino di Wesley Sneijder (costo totale, 18 milioni di euro). In questo modo sarebbero tutti felici e contenti, perché in pratica l'olandese sarebbe stato ceduto all'Inter a parametro zero. Ma questa soluzione non entusiasma i Reali (calcistici) di Spagna.
A Milano vige la tranquillità: "Non abbiamo fretta, per il nuovo allenatore abbiamo tempo fino al 12 luglio". Esattamente il giorno dopo la fine del Mondiale, quando Capello potrebbe liberarsi dal suo attuale incarico di Ct dell'Inghilterra. Ovviamente, Moratti può permettersi di aspettare, e nel frattempo sondare eventuali alternative a Mourinho, destinato comunque a partire. Chi ha davvero fretta è il Real Madrid, che altrimenti non può far firmare al portoghese il contratto quadriennale e presentarlo alla stampa in pompa magna, come d'abitudine per le merengues.